Vini e vitigni liguri

L’aspetto più interessante del panorama enologico ligure è la varietà che contraddistingue l’arco di costa ligure. Lungo i circa 270 km che vanno da Ventimiglia a La Spezia abbiamo due stelle DOC di primissima grandezza: il Rossese ad un estremo (ponente) ed il Cinque Terre all’altro estremo (levante).
In mezzo vini sicuramente non meno importanti ma incorporati in aree DOC più estese come quella della Riviera Ligure di Ponente e quella della Colli di Luni. La Riviera ligure di ponente comprende l’Ormeasco , il Pigato ed il Vermentino. La Colle di Luni anch’essa vini bianchi e rossi con un pregiato Vermentino Colle Luni.
Altre zone DOC sono Colline di Levanto (Colline di Levanto Bianco e Colline di Levanto Rosso), Golfo del Tigullio (Golfo del Tigullio Bianco e Rosso, Ciliegiolo ) e Val Polcevera (Bianchetta e Vermentino).
Il panorama vinicolo della Liguria offre una gamma di vini di buon valore ed ottima qualità, seppure con una limitata produzione a testimonianza comunque della bontà della lavorazione. Infatti da una produzione indiscriminata e non particolarmente curata si è passato negli ultima anni ad una lavorazione più curata ed focalizzata a fornire un prodotto di qualità, spesso a scapito della quantità.

Bianchetta

Vino di colore giallo paglierino più o meno carico con lievi riflessi verdognoli. Odore lieve ma ampio, intenso, persistente, con sentori di mela, pesca e lievi di resine di conifere e finocchietto selvatico. Sapore secco ma morbido, sapido, discretamente pieno e continuo. 
Alcolicità tra gli 11 e i 12%;
Viene prodotto con uve del vitigno Albarola per almeno l’85%. Si accompagna in bene con minestre di verdure e di bianchetti, risotti con ortaggi di stagione e con frutti di mare, pesci di mare lessi.

Colli di Luni

Vino bianco dal colore giallo paglierino e di odore intenso, persistente, fine con sentori di erbe e di fiori di campo e lievi di mela renetta. Il sapore del Vermentino Luni è secco, sapido di corpo leggero ma composto, di ottima continuità. Ha un’alcolicità non inferiore ai 11%;
E’ un vino bianco secco adatto ad accompagnare i piatti tipici regionali come le frittelle di bianchetti, gli ortaggi ripieni, le minestre di verdure, pasta e riso con i fiori di zucchini o con piselli, crespelle agli asparagi, nasello al verde. In generale si sposa bene con tutti i tipi di pesce e le fritture.

Ciliegiolo

Vino rosso adatto per una vasta scelta di piatti, dagli antipasti di mare al minestrone alla genovese, lasagne al pesto, risotti, pesce come l’orata al forno con patate o al cartoccio.
Il ciliegiolo ha un profumo delicato ed una equilibrata sapidità. Di colore rosso rubino ha un odore fruttato, intenso e persistente. Sapore sapido, di medio corpo, armonico, con sentori di frutti di bosco.
Alcolicità tra l’11 ed il 12%; Viene prodotto con le uve del vitigno omonimo per l’85%.

Rossese Dolceacqua

Colore rosso rubino tendente col tempo al granata. Sapore intenso e variabile da bottiglia a bottiglia. Retrogusto asciutto e corposo, adatto anche all’invecchiamento, dopo 4 o 5 anni accompagna meravigliosamente i piatti di cacciagione. E’ stato il primo dei vini liguri ad ottenere il Doc (Denominazione di origine controllata). Il vitigno è considerato autoctono anche se potrebbe avere un grado di parentela con i vini rossi francesi della regione del Bandol. I due vitigni hanno in comune lo stesso impianto dei vigneti “ad alberello”, unico in Liguria.

Pigato di Albenga

Vino d’origine forse greca che giunse in Liguria sulle asciutte colline della Piana di Albenga attraverso la Spagna e la Corsica. Resta incerta l’origine del nome anche se pare che derivi dalle pighe o macchie brune che caratterizzano gli acini dei grappoli maturi. E’ un vino bianco che secondo la terra, la zona, l’esposizione, e la vinificazione assume colore, profumo, aroma e sapore cangianti. Tuttavia le sue caratteristiche generali si possono così riassumere: colore dorato pallido, brillante, trasparente con venatura verdognola se prodotto in zone distanti dal mare. Colore dorato brillante, vivo se prodotto vicino al mare. Profumo sempre intenso di erba e di bosco, di pini e di mare con settore lontanamente fruttato. Gusto: un aroma secco, intenso, caldo che inonda il cavo orale lasciando una persistente traccia di caldo.

Vermentino

Il vitigno non tollera i rigori del freddo ed alligna soltanto nel clima temperato della costa. E’ un vino dal colore dorato, limpido, lucente, con tendenza all’ambrato dopo un anno di bottiglia. Profumo delicato di agreste, con finale lievemente fruttato. 
Gusto morbido, flessuoso,sereno e carezzevole. Una lieve abboccatura iniziale che si svolge con grazia in un vellutato amarognolo di fondo. Molto diffuso in Liguria e Sardegna si è a lungo ritenuto originario di entrambi le regioni. E’ invece assodato che si tratta di una varietà di Malvasia approdata in Corsica dalla Spagna intorno al 1300. Dalla Corsica è poi giunto in Provenza dove è conosciuto come Malvoisie Gros Grains.

Cinque Terre

E’ forse il vino più famoso della Liguria ed il simbolo dell’enologia ligure. Ricco di una grande tradizione e di una buona notorietà anche oltre confine, è prodotto con uve Bosco (dal 60 al 100%) ed Albarola (da 0 a 40%). La zona di produzione consta di quattrocento ettari di terreno a fasce o balconate, spesso a strapiombo sul mare, compresa nei comuni di Monterosso, Vernazza e Rio Maggiore, tre delle 5 perle che danno il nome alla zona (le altre sono Corniglia e Manarola). L’Unesco ha dichiarato le Cinque Terre “Patrimonio dell’Umanità” a riconoscimento di un contesto ambientale unico al mondo.
Il vino risulta di colore giallo paglierino e di sapore fresco ed asciutto con un profumo delicato di erbe di campo ed un lieve sentore di salmastro. Si abbina favolosamente con piatti di pesce e con i primi piatti tipici della cucina ligure.

Ormeasco

E’ prodotto con uve dolcetto (dal 95 al 100%) ed altre uve locali a bacca rossa. E’ di colore rosso rubino vivo con un intenso profumo vinoso ed un sapore asciutto e tannico. Il nome rivela a prima vista le sue origini. Ormea è infatti la prima località in territorio piemontese che si incontra dopo aver valicato il Colle di Nava. L’Ormeasco infatti altri non è che il Dolcetto piemontese ma il fatto di esser sceso sui territori accarezzati dal vento di mare lo ha reso diverso con una sua propria personalità. L’Ormeasco è un vino fondamentalmente da tutto pasto ma nella versione Superiore (invecchiamento di minimo un anno e gradazione alcolica superiore a 12,5°) accompagna egregiamente carni rosse ad arrosti.