Il borgo di Portovenere

ITINERARIO DEL BORGO

Ad ogni numerino giallo corrisponde una tappa dell’itinerario.

1. ENTRATA NEL BORGO

Nella porta, in stile romanico, aperta sulle mura del 1160, è visibile l’arco diminuito in due volte successive. Entrando, al di sopra della porta, si trova l’iscrizione “Colonia Ianuensis 1113”. A sinistra, in basso, si notano tre misure in marmo per granaglie e vino, d’incerta collocazione. Sul muro sovrastante, lo stemma originale di Porto Venere: Tre Torri disposte simmetricamente lungo un pendio roccioso, che oggi rappresentano lo stemma del nostro Comune.

2. TORRE CAPITOLARE

Situata a sinistra della porta d’ingresso a via G. Capellini. Essa è caratterizzata da un paramento murario a bugnato rustico con conci appena sbozzati, ingentilito nei primi piani da bifore e trifore.che oggi rappresentano lo stemma del nostro Comune.

3. AFFRESCO DEL 1494

Sopra alla porta, nella parte interna, si vede in alto, in una grande edicola, un affresco quattrocentesco raffigurante la “Madonna Bianca”, patrona del paese. Questo affresco fu scoperto nel 1896 ed ha subito numerosi restauri a partire dal primo, avvenuto nel 1929.

4. CARUGIO O VIA G.CAPELLINI

Questa è la via principale e, nel suo complesso, rappresenta un tipico avanzo del passato, con caratteristiche che ne fanno un resto monumentale, degno di essere tramandato nella sua integrità.

5. CARUGIO O VIA G.CAPELLINI
SCALINATE

Sulla destra, entrando nel carugio, si apre la “Salita al Castello”. Sempre sulla destra, si aprono tre scalinate che portano al paese alto [“da d’auto” (in alto) secondo il termine dialettale].

6. I CAPITOLI

Inoltrandosi nel carugio, sulla sinistra si incontrano due caratteristiche scalinate a volta, dette del I° e del II° Capitolo. Anticamente queste scalinate permettevano l’accesso alla scogliera che cingeva le case-fortezza, mentre oggi conducono alla “Calata” sulla quale si svolge gran parte dell’attività marinara e turistica.

7. PIAZZA P. CENTINARO
A

metà carugio, la splendida piazzetta dedicata a P. Centinaro, un benefattore locale, con la fontana costruita sopra la “Cisterna Pubblica”, fatta edificare dai genovesi per raccogliere le acque piovane dai tetti.

8. PIAZZA SPALLANZANI

Dove sorgeva il vecchio centro pre-romano del “Castrum Vetus”. L’attuale piazza è dedicata al naturalista e biologo L. Spallanzani (1729-1799) che fece una lunga permanenza a Porto Venere nel 1783, durante la quale, approfondì gli studi sulla stratigrafia del territorio locale.

9. CHIESA S. PIETRO

Secondo gli studi di qualche archeologo, nel periodo del paganesimo vi fu un tempio eretto, forse, a Venere Ericina (da ciò, si dice il nome di Portus Veneris), trasformato, poi, ai primordi del Cristianesimo, in tempio cristiano. Nel 1256, i Genovesi per gratitudine ai coloni portoveneresi che contribuirono alla espugnazione del Castello di Lerici, decisero di innalzare la chiesa di S. Pietro sui resti del tempio paleocristiano preesistente, seguendo il modello della nuova architettura detta del gotico-genovese.

10. CHIESA S. LORENZO

Con la facciata romanica, costruita dai famosi Magistri Antelami tra il 1116 ed il 1130. In 868 anni dalla sua apertura al culto, San Lorenzo ha mantenuto l’ancestrale struttura a tre navate con arcate a tutto sesto, portate su colonne in pietra nera, alcune sostituite nel 1582 da colonne in marmo bianco di Carrara.

11. IL CASTELLO

Fatto costruire dai genovesi nel 1161, è di origine pre-genovese. Il corpo più alto del Castello, con la sua porta monumentale che da accesso alla cortina-baluardo e la grande sala “ipostila” a pianta rettangolare, appartengono al periodo della ricostruzione del 1458.